Helicobacter Pylori o SIBO ? Chi è il colpevole del tuo "mal di stomaco"?

La sovracrescita batterica del piccolo intestino può interferire con i test del respiro utilizzati per diagnosticare l'infezione da H. pylori. In particolare, il test del respiro con urea può dare risultati falsi positivi in presenza di batteri ureasi-positivi non-H. pylori nel tratto gastrointestinale.

Dott. G. Eros Buonarota - Biologo Nutrizionista | Certified Functional Medicine Pratictioner - Milano

3/19/20256 min read

Cos'è L'Helicobacter Pylori ?

Helicobacter pylori è un batterio Gram-negativo, microaerofilo, a forma di spirale, che colonizza principalmente lo stomaco umano. È noto per causare gastrite cronica e svolge un ruolo significativo nella patogenesi delle ulcere peptiche, del carcinoma gastrico e del linfoma gastrico associato al tessuto linfoide della mucosa (MALT)(1) H. pylori si trova principalmente nella mucosa gastrica, dove è in grado di sopravvivere e proliferare grazie alla sua capacità di produrre ureasi, un enzima che neutralizza l'acidità gastrica. La trasmissione avviene principalmente per via orale e oro-fecale, e l'infezione è spesso acquisita durante l'infanzia (2).

Anche se non tutti hanno H. pylori, l'infezione è molto comune e colpisce una percentuale significativa della popolazione mondiale e la sua prevalenza varia notevolmente a seconda delle condizioni socioeconomiche ed igieniche. Nei paesi in via di sviluppo, la prevalenza può raggiungere il 70-90%, mentre nei paesi sviluppati è inferiore, intorno al 30-50%(2).

Quali sono i Sintomi di un Infezione da HP? e Quali Trattamenti fare ?

I sintomi di un'infezione causata da Helicobacter pylori possono variare notevolmente tra gli individui. Molti pazienti possono essere asintomatici, ma quando i sintomi sono presenti, possono includere (1,3):

Dolore epigastrico: Spesso descritto come un dolore bruciante o urente nella regione epigastrica, che può essere intermittente e peggiorare a stomaco vuoto;

Dispepsia: Sensazione di pienezza, gonfiore, eruttazione e disagio addominale superiore;

Nausea e vomito: Questi sintomi possono accompagnare il dolore epigastrico e la dispepsia;

Perdita di appetito: Alcuni pazienti possono sperimentare una riduzione dell'appetito;

Sintomi notturni: Il dolore epigastrico può peggiorare di notte;

Il trattamento dell'infezione da Helicobacter pylori è fondamentale per prevenire complicazioni come gastrite cronica, ulcere peptiche e carcinoma gastrico. Le linee guida attuali raccomandano diverse strategie terapeutiche (spesso terapie combinate di antibiotici, es. PYLERA), che devono essere adattate in base alla resistenza agli antibiotici e alla storia di esposizione del paziente (4).

H. Pylori o SIBO ?

Il trattamento con Pylera, che combina metronidazolo, tetraciclina e bismuto subcitrato, può effettivamente causare disbiosi del microbiota intestinale. Studi hanno dimostrato che la terapia quadrupla con bismuto per l'eradicazione di Helicobacter pylori può portare a una disbiosi a breve termine, caratterizzata da un aumento della relativa abbondanza di Proteobacteria e una diminuzione di Bacteroidetes e Actinobacteria (5). Tuttavia, queste alterazioni tendono a normalizzarsi nel tempo, con i livelli di abbondanza dei vari phyla che ritornano ai valori basali entro otto settimane dal termine del trattamento.

L'infezione da Helicobacter pylori, come già citato in precedenza, è molto comune; al contrario, la prevalenza della sovracrescita batterica intestinale (SIBO) nella popolazione generale non è ben compresa. In un dato paziente possono coesistere entrambi gli stati patologici e anche i loro sintomi clinici possono sovrapporsi l'uno all'altro e gli studi hanno suggerito un'associazione di SIBO con anatomia alterata, ipocloridria, dismotilità, deficienze immunitarie, malattie dell'intestino tenue e uso di IPP, inibitori della pompa protonica (6,7,8). Una metanalisi ha riscontrato un aumento del rischio di SIBO di tre volte superiore nei pazienti che avevano ricevuto la terapia con IPP (9). La terapia con IPP viene spesso prescritta a pazienti che lamentano dispepsia, un disturbo comune che colpisce fino al 21% della popolazione mondiale e l’'infezione da H.pylori è anche più comune nei pazienti con dispepsia (10). Inoltre, l'uso di antibiotici, come metronidazolo e tetraciclina, usati nel trattamento di eradicazione di HP, può favorire la crescita eccessiva di organismi non suscettibili, inclusi i funghi, e potenzialmente portare ad una sovracrescita batterica intestinale (SIBO). Tuttavia, la letteratura non fornisce evidenze dirette che collegano specificamente l'uso di Pylera alla SIBO, ma l'alterazione del microbiota intestinale potrebbe teoricamente predisporre a tale condizione.

La SIBO, inoltre, può anche presentarsi con nausea e crampi addominali (e in casi più gravi, con steatorrea, perdita di peso, anemia e carenze di vitamine liposolubili). Questi sintomi possono sovrapporsi a quelli di altre condizioni gastrointestinali, rendendo difficile la diagnosi differenziale. Ad esempio, il gonfiore e il dolore addominale sono sintomi comuni sia nella SIBO che nell'infezione da H.Pylori, complicando l'interpretazione dei test diagnostici.

Ma...

Trattare un paziente per Helicobacter Pylori quando in realtà ha una crescita eccessiva di batteri nell'intestino tenue (SIBO) potrebbe portare a risultati non ottimali e potenzialmente ad un peggioramento dei sintomi gastrointestinali. Se un paziente con SIBO viene trattato erroneamente per H.pylori, potrebbe non ottenere il miglioramento sintomatico atteso, poiché la terapia standard per Helicobacter non è specificamente mirata alla SIBO. È quindi cruciale una diagnosi accurata per distinguere tra queste due condizioni e scegliere il trattamento appropriato (11). Va anche ricordato, però, che l'associazione di SIBO con infezione da H. pylori, esplorata in diversi studi, è spesso frequente e l'insorgenza di sovracrescita batterica dell'intestino tenue è due volte maggiore nei pazienti con infezione da H. pylori rispetto ai pazienti non infetti (12,13,14)

Quali sono i metodi più efficaci per distinguere la SIBO da altre infezioni gastrointestinali?

Per distinguere efficacemente la sovracrescita batterica del piccolo intestino da altre infezioni gastrointestinali, considerando i sintomi sovrapposti come gonfiore, dolore addominale, distensione, flatulenza e diarrea, è fondamentale utilizzare metodi diagnostici specifici e accurati.

Test del respiro con glucosio o lattulosio: Questi test misurano l'idrogeno e il metano esalati dopo l'ingestione di un substrato di carboidrati. Un aumento di idrogeno di almeno 20 parti per milione (ppm) sopra il basale entro 90 minuti dall'ingestione di 75 g di glucosio o 10 g di lattulosio è considerato diagnostico per SIBO. L'American College of Gastroenterology (ACG) raccomanda questi test come metodi non invasivi per la diagnosi di SIBO (15).

Helicobacter pylori: L'infezione da H. pylori è solitamente diagnosticata tramite test del respiro con urea, ma anche tramite test delle feci o biopsia endoscopica (durante la gastroscopia). La SIBO può causare falsi positivi nel test del respiro con urea, quindi è importante considerare la SIBO in pazienti con sintomi persistenti nonostante il trattamento per H. pylori (16).

La sovracrescita batterica del piccolo intestino (SIBO) può causare risultati falsi positivi per Helicobacter pylori.

La sovracrescita batterica del piccolo intestino può interferire con i test del respiro utilizzati per diagnosticare l'infezione da H. pylori. In particolare, il test del respiro con urea può dare risultati falsi positivi in presenza di batteri ureasi-positivi non-H. pylori nel tratto gastrointestinale. Uno studio ha dimostrato che batteri ureasi-positivi come Proteus mirabilis, Klebsiella pneumoniae, Enterobacter cloacae e Staphylococcus aureus possono indurre reazioni false positive nel test del respiro con urea (17). Pertanto, è importante considerare la possibilità di SIBO quando si interpretano i risultati dei test del respiro per H. pylori, specialmente in pazienti con sintomi gastrointestinali persistenti o in quelli che hanno subito trattamenti di eradicazione multipli per H. pylori.

Quali sono i sintomi comuni della SIBO che possono confondere la diagnosi?

I sintomi comuni della sovracrescita batterica del piccolo intestino (SIBO) che possono complicare la diagnosi di altre condizioni gastrointestinali, come l'infezione da Helicobacter pylori, includono gonfiore, dolore addominale, distensione addominale, flatulenza e diarrea. Questi sintomi sono prevalenti in più di due terzi dei pazienti con SIBO. Può anche presentarsi con nausea, crampi addominali, stipsi, steatorrea, perdita di peso, anemia e carenze di vitamine liposolubili in casi più gravi. Questi sintomi possono sovrapporsi a quelli di altre condizioni gastrointestinali, rendendo difficile la diagnosi differenziale. Ad esempio, il gonfiore e il dolore addominale sono sintomi comuni sia nella SIBO che nell'infezione da H. pylori, complicando l'interpretazione dei test diagnostici. Inoltre, la SIBO può causare malassorbimento di nutrienti e alterazioni della permeabilità intestinale, che possono ulteriormente confondere il quadro clinico. La presenza di SIBO può anche mascherare o peggiorare la storia di altre malattie gastrointestinali come la sindrome dell'intestino irritabile (IBS) e la dispepsia funzionale (18).

Conclusioni

In conclusione, distinguere tra l'infezione da Helicobacter Pylori e la sovracrescita batterica del piccolo intestino (SIBO) è essenziale per una diagnosi accurata e un trattamento efficace dei disturbi gastrointestinali. Entrambi i disturbi presentano sintomi sovrapponibili che possono complicare la diagnosi senza un approccio meticoloso e specifico. È importante notare che la SIBO può mascherare o peggiorare la storia di altri disturbi, come la sindrome dell'intestino irritabile e la dispepsia funzionale, o altre malattie gastrointestinali, rendendo la diagnosi e il trattamento più complessi. Pertanto, è essenziale considerare la possibilità di SIBO quando si valutano pazienti con sintomi gastrointestinali persistenti, specialmente se i sintomi non migliorano con il trattamento standard per altre condizioni come l'infezione da H.pylori. È fondamentale utilizzare metodi diagnostici precisi, come i test del respiro, e considerare tutte le possibilità cliniche prima di procedere con i trattamenti, che dovrebbero essere personalizzati per affrontare la causa radicale dei sintomi del paziente.

In generale, il trattamento della SIBO dovrebbe essere basato su una diagnosi oggettiva e considerare i rischi di resistenza batterica e infezioni opportunistiche. Rifaximina è spesso preferita per il trattamento del SIBO, grazie alla sua efficacia e al profilo di sicurezza. E' importante, quindi, considerare la possibilità di sovracrescita batterica quando si interpretano i risultati dei test del respiro per H. pylori, soprattutto in pazienti che hanno subito trattamenti di eradicazione multipli per H.pylori.