Glutine e Intestino Irritabile: fa davvero male ?
Il glutine è una miscela complessa di proteine di riserva presenti principalmente nel grano, ma anche in altri cereali come l'orzo, la segale e l'avena. Eliminare il glutine dalla dieta può essere benefico per alcuni individui con sindrome dell'intestino irritabile (IBS), ma l'evidenza non è conclusiva per tutti i pazienti.
Dott. Giuseppe Eros Buonarota - Biologo Nutrizionista | Certified Functional Medicine Pratictioner
1/29/20254 min read


Glutine e intestino irritabile: fa davvero male ?
Il glutine è una miscela complessa di proteine di riserva presenti principalmente nel grano, ma anche in altri cereali come l'orzo, la segale e l'avena. Le principali proteine che compongono il glutine sono la gliadina e la glutenina nel grano, la secalina nella segale, l'ordeina nell'orzo e le avenine nell'avena (1,2). Il glutine è noto per le sue proprietà viscoelastiche, che sono fondamentali per la formazione della struttura del pane e di altri prodotti da forno. Queste proprietà derivano dalle interazioni tra le proteine del glutine, che formano una rete tridimensionale durante l'impasto e la cottura (3).
Che effetto può avere sull’intestino irritabile?
Eliminare il glutine dalla dieta può essere benefico per alcuni individui con sindrome dell'intestino irritabile (IBS), ma l'evidenza non è conclusiva per tutti i pazienti.
Secondo l'American Gastroenterological Association, alcuni studi hanno mostrato che una dieta priva di glutine (GFD) può migliorare i sintomi dell'IBS, specialmente in pazienti con anticorpi antigliadina IgG positivi (4). Tuttavia, gli studi disponibili sulla dieta senza glutine per l'IBS hanno fornito risultati contrastanti. Una revisione sistematica e meta-analisi di studi clinici randomizzati, che valutavano l'efficacia di una dieta priva di glutine e di una dieta a basso contenuto di FODMAP, nel trattamento dei sintomi della sindrome dell'intestino irritabile, ha descritto che l'effetto complessivo di una dieta senza glutine sui sintomi dell'IBS non era statisticamente significativo, in quanto i risultati mostrano prove insufficienti a sostegno dell'utilizzo di questa dieta (5).
Quali sono i risultati?
Questa revisione ha incluso due studi randomizzati controllati con un totale di 111 partecipanti che avevano già risposto positivamente a una GFD. Successivamente, questi pazienti sono stati randomizzati a continuare la dieta o a farla "arricchire" con glutine. I risultati ottenuti, indicavano che un numero maggiore di partecipanti nel gruppo che aveva la dieta "arricchita" con glutine ha mostrato un'esacerbazione dei sintomi di IBS, rispetto a quelli che hanno continuato la GFD. Sebbene entrambi gli studi abbiano riportato risultati statisticamente significativi, quando i risultati dei due studi sono stati combinati, il risultato non è stato statisticamente significativo a causa della notevole eterogeneità tra gli studi. Inoltre, uno dei due studi aveva un basso rischio di bias, mentre l'altro aveva un rischio non chiaro. È stato suggerito quindi, che qualsiasi beneficio della GFD potrebbe essere correlato alla riduzione dei FODMAP (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) conseguente a questo cambiamento dietetico.
Qual è quindi il vero responsabile dei sintomi?
Un ulteriore recente studio ha indicato che i sintomi dell'IBS possono essere più influenzati dai FODMAPs (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) piuttosto che dal glutine stesso (6). Secondo un altro studio, pubblicato su Gastroenterology, fruttani e mannitolo sono stati identificati come i trigger che spesso scatenano i sintomi in pazienti con IBS (7). Lo studio ha utilizzato una reintroduzione "cieca" dei FODMAP, utilizzando delle polveri in cui i partecipanti non sapevano se stessero assumendo un FODMAP specifico o un placebo (glucosio). Questa metodologia consente di identificare in modo più oggettivo quali FODMAP scatenano i sintomi, eliminando potenziali bias legati alla soggettività delle diete tradizionali, in cui i pazienti sono consapevoli di quali alimenti stanno reintroducendo.
Quali sono i risultati principali dello studio sulla reintroduzione cieca di FODMAP?
Durante la fase di reintroduzione, si è riscontrato che l'85% dei pazienti ha avuto una ricomparsa dei sintomi, in media a seguito di 2,5 FODMAP diversi per paziente. I FODMAP più frequentemente identificati come trigger sono stati i fruttani (56%) e il mannitolo (54%). La relazione tra fruttani e glutine nei sintomi dell'IBS è complessa e non è completamente chiarita dalle fonti fornite. Tuttavia, le fonti forniscono alcune informazioni utili per distinguere il ruolo dei fruttani rispetto al glutine:
lo studio evidenzia come i fruttani siano uno dei FODMAP più frequenti a scatenare i sintomi dell'IBS. In particolare, il 56% dei pazienti ha manifestato un peggioramento dei sintomi in seguito all'assunzione di polvere di fruttani durante la fase di reintroduzione. I fruttani sono un tipo di oligosaccaride, un carboidrato a catena corta che può causare un aumento di acqua e gas nell'intestino, portando a sintomi come gonfiore e dolore.
I fruttani sono inclusi in alimenti come il grano, l'aglio e le cipolle. In particolare, uno studio sui diari alimentari ha rilevato che il pane di frumento è un fattore scatenante per il 41% dei soggetti durante la fase di reintroduzione e può essere un problema a causa del suo contenuto di fruttani e non esclusivamente del glutine.
Sensibilità al frumento vs. sensibilità al glutine: è importante distinguere tra la sensibilità al frumento e la sensibilità al glutine. Molti pazienti che si auto-dichiarano sensibili al glutine possono in realtà reagire ai fruttani o ad altri FODMAP presenti nel grano.
Conclusione
Sulla base dell'evidenze disponibili, non ci sono prove sufficienti per raccomandare una GFD per ridurre i sintomi dell'IBS. Inoltre, è stato suggerito che qualsiasi beneficio della GFD potrebbe essere correlato alla riduzione dei FODMAP (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili) conseguente a questo cambiamento dietetico. Anche se la relazione tra fruttani e glutine nei sintomi dell'IBS è complessa e non è completamente chiarita, i fruttani sono stati identificati come trigger significativo dei sintomi dell'IBS ed alcuni alimenti, come il pane di frumento, possono essere un problema a causa del loro contenuto di fruttani e non esclusivamente di glutine. La distinzione tra la sensibilità ai fruttani e al glutine è importante per una gestione dietetica efficace dell'IBS, tenendo conto della grande variabilità e tolleranza individuale, sottolineando l'importanza di un approccio personalizzato alla reintroduzione.
Bibliografia :
1. Biesiekierski JR. What is gluten? J Gastroenterol Hepatol. 2017 Mar;32 Suppl 1:78-81.
2. Balakireva AV, Zamyatnin AA. Properties of Gluten Intolerance: Gluten Structure, Evolution, Pathogenicity and Detoxification Capabilities. Nutrients. 2016 Oct 18;8(10):644.
3. Zhang M, Jia R, Ma M, Yang T, Sun Q, Li M. Versatile wheat gluten: functional properties and application in the food-related industry. Crit Rev Food Sci Nutr. 2023;63(30):10444-10460.
4. Chey WD, Hashash JG, Manning L, Chang L. AGA Clinical Practice Update on the Role of Diet in Irritable Bowel Syndrome: Expert Review. Gastroenterology. 2022 May;162(6):1737-1745.e5.
5. Dionne J, Ford AC, Yuan Y, Chey WD, Lacy BE, Saito YA, Quigley EMM, Moayyedi P. A Systematic Review and Meta-Analysis Evaluating the Efficacy of a Gluten-Free Diet and a Low FODMAPs Diet in Treating Symptoms of Irritable Bowel Syndrome. Am J Gastroenterol. 2018 Sep;113(9):1290-1300.
6. Nordin E, Brunius C, Landberg R, Hellström PM. Fermentable oligo-, di-, monosaccharides, and polyols (FODMAPs), but not gluten, elicit modest symptoms of irritable bowel syndrome: a double-blind, placebo-controlled, randomized three-way crossover trial. Am J Clin Nutr. 2022 Feb 9;115(2):344-352.
7. Van den Houte, Karen et al., Efficacy and Findings of a Blinded Randomized Reintroduction Phase for the Low FODMAP Diet in Irritable Bowel Syndrome, Gastroenterology, Volume 167, Issue 2, 333 - 342
